INTERVISTA A BIANCA FIORE

Dal 29 novembre 2024 è in rotazione radiofonica “Portami dove”, il nuovo singolo di Bianca Fiore disponibile sulle piattaforme di streaming digitale dal 22 novembre.

“Portami dove” è un brano che parla delle emozioni e del senso di inadeguatezza e smarrimento che l’artista spesso prova quando non è in mezzo al mare su una barca a vela, dove tutto ha un senso.  Il pezzo è stato scritto dopo un viaggio di due settimane in barca, durante navigazioni notturne ed esperienze indimenticabili con persone altrettanto indimenticabili.

Conosciamo meglio l’ artista!

 Come e quando nasce la tua passione per la musica?

La mia passione per la musica nasce, inconsciamente, a metà liceo quando ho iniziato a scrivere su carta testi di canzoni. Al tempo erano, per me, semplici pensieri e sfoghi che buttavo giù, poi piano piano ho iniziato a canticchiare le melodie, suonando chitarra e pianoforte e mi resi conto che potevano nascere molte canzoni. Ho sempre ascoltato molta musica, ho avuto idoli musicali e tuttora penso che la musica salvi e che ci capisca a fondo senza giudicare. Non riuscirei ad immaginare un mondo senza musica, non avrebbe senso… quindi più che passione la definirei, almeno per me, un bisogno, un modo per salvarmi e per capirmi. Poi il resto è tutto un di più.

 Raccontaci il tuo singolo “Portami dove”

“Portami dove” è una richiesta personale rivolta alla barca a vela. È un richiamo alla nostalgia e alla malinconia, ma non viste in senso negativo anzi, sono quelle emozioni necessarie. È una canzone diretta, in cui parlo di me e di quello che sento dentro, ma è anche il mio modo per esprimere il mio amore per il mare e per la barca, posto in cui mi sento libera.

Quanto è importante trasmettere emozioni a chi ti ascolta?

È la parte più importante. Anzi, per me, è l’unica costa che conta davvero.

 Con quale artista del panorama italiano o internazionale vorresti collaborare?

Non lo so, non ci ho mai pensato veramente… il mio artista musicale preferito è Mika, collaborare con lui sarebbe un sogno, ma bisogna esserne all’altezza.

 Qual è la caratteristica che non può mai mancare in un tuo singolo o album?

Penso l’autenticità. Se scrivo è perché ho da dire qualcosa di autentico, di vero, di mio. Ecco, non mancherebbe mai il mio lato fragile, sensibile.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Mentirei se dicessi che ho progetti veri e propri per il futuro. Ho imparato a non guardare troppo in là, ma a godermi quello che faccio nel presente. Sicuramente ho molte idee, molti sogni che voglio realizzare. Mi piacerebbe fare un album e registrarlo in uno studio a Roma, città dove mi trasferirò in un paio di mesi. Così come mi piacerebbe realizzare il film che sto scrivendo. Il vero progetto è semplicemente quello di continuare a creare e fare arte, recitare, scrivere, divertirmi, muovermi, impegnarmi, crederci.