Santa Rosalia è il secondo singolo di GIGLIO, disponibile dal 30 aprile su Spotify e su tutte le piattaforme digitali, distribuito da The Orchard.
Ritmo travolgente avvolto da calde sonorità mediterranee: la voce ipnotica e tagliente della nuova promessa dell’urban si fa spazio tra synth irruenti e melodie arabeggianti. Mescolando sacro e profano, GIGLIO dà vita ad un’esplosione di colori ed energia per denunciare con fermezza e seducente irriverenza una società ostile alla libertà, sia essa morale, sessuale o sentimentale. A caratterizzare il brano l’utilizzo del dialetto che nell’intenso crescendo finale si intreccia a canti e preghiere in chiave distopica, determinando l’essenza di GIGLIO. Entusiasmatevi, vi prego.
“Santa Rosalia è per me un inno alla libertà, al coraggio di vivere ed amare liberamente, come più ci piace e ci fa stare bene, lontano dai pregiudizi e dalle sovrastrutture morali che non fanno altro che limitare il nostro essere. E tutto ciò è impersonificato dalla classica brava ragazza, casa e chiesa, Rosalia appunto, che si scopre avere una storia con il prete del paese. Il talare che “danza” sull’altare è un’immagine forte sì, ma arriva dritta in faccia per destabilizzare le certezze dell’ascoltatore.
Purtroppo viviamo ancora in una società in cui la libertà sessuale sembra essere inversamente proporzionale al grado di bravura di una persona, discorso quasi esclusivamente femminile. Una ragazza libera sessualmente è mal vista, così come spesso una donna vittima di stupro arriva addirittura a sentirsi colpevole, giudicata in primis per come fosse vestita o per quale sia stato il suo atteggiamento nei confronti dell’aggressore: tutto ciò è scioccante e inaccettabile.
E’ così che è nata ‘Santa Rosalia’, dall’esigenza di ricordare e ricordarmi quanto valiamo noi donne, creature meravigliose che raggiungono il culmine dello splendore quando realmente libere, ognuna nella propria unicità, e per sostenere tutti coloro che lottano ogni giorno in difesa dei propri diritti, per vivere ed amare indistintamente.”
