A pochi giorni dall’uscita del nuovo album “The Last Interview” abbiamo intervistato Maurizio Loffredo e Gianluca Meloni del progetto Mahatmos.
Da cosa deriva il nome del vostro progetto, Mahatmos?
È la fusione del nome “Mahatma” che significa “Grande anima” e la parola Atmosphere che è un tipo di ambientazione musicale che ci piace molto.
Siete entrambi appassionati di musica da film, infatti alcuni vostri pezzi sono stati usati in serie televisive e documentari. Come ha influito questo background nella creazione di “The last interview”?
È una cosa che facciamo in maniera abbastanza naturale. Per cui dentro le nostre produzioni c’è sempre qualche elemento che può far pensare a musica per immagini. In questo disco alcune tracce sono un po’ più forma canzone, se così si può dire, però l’atmosfera è sempre abbastanza vicina ai mondi musicali che più preferiamo.
Questo disco invita l’ascoltatore a esplorare le connessioni tra passato e presente attraverso le parole di cinque personalità iconiche. Quali sono le connessioni più immediate che avete trovato con la nostra epoca mentre portavate avanti la lavorazione di questo disco?
Alcune cose non sono per niente cambiate anzi probabilmente sono peggiorate. Ad esempio, uno come George Orwell aveva già capito nel suo “1984” cosa sarebbe successo con la tecnologia. Siamo sicuramente meno liberi di prima, la tecnologia è molto comoda ma ci sta rinchiudendo in delle gabbie dorate.
La non-violenza di Gandhi in un momento di grande violenza (non solo fisica se pensiamo alle shitstorm sui social) come questo.
Le visioni di Tesla sulle possibili nuove energie ora che la popolazione mondiale aumenta a dismisura e siamo in piena crisi energetica
E qual è stata la sfida più grande che avete incontrato durante la sua produzione?
Cercare di dare un senso alla connessione tra il significato del testo, il tipo di sonorità da dare alla voce e la nostra musica
Ci sono dei progetti della scena musicale italiana che sentite particolarmente affine al vostro?
Proprio affini no, perché ci rifacciamo molto a una musica che è poco presente qui ma abbiamo sicuramente moltissima stima e affetto per tanti artisti italiani.
Quali saranno i prossimi step del vostro progetto?
Abbiamo molte cose che bollono in pentola. Stiamo per video-registrare un concerto in studio e poi vorremmo riuscire a fare dei concerti per presentare “The last interview”.
Abbiamo da poco concluso la sonorizzazione di un videogame e di un programma televisivo che pubblicheremo a breve. Dopo l’estate vorremmo pubblicare un disco di musica Ambient che è già pronto per metà e un disco di cover cantate di cui abbiamo già diverse idee. Insomma, da fare ne abbiamo…