L’eclettico Daniele Faraotti con il suo nuovo singolo “Calano i Colli”

Da Andreoli a Modigliani percorrendo una psichedelia dal retrogusto pop

Calano i colli, il nuovo singolo di Daniele Faraotti, sarà musica per le vostre orecchie ma anche per la vostra anima. Il testo si caratterizza per uno spiccato ermetismo trasposto nel terzo millennio, da cui si evince l’enorme preparazione del nostro autore: uno stimato insegnante, con una pregevole veste da cantautore. Come afferma Vittorino Andreoli ne L’uomo in superficie, edito nel 2012, il collo è una parte del corpo fondamentale per la bellezza; ed esistono persone, di entrambi i sessi, i cui colli che paiono infiniti avrebbero senz’altro ispirato un dipinto del grande Amedeo Modigliani, per il quale questa componente anatomica era quasi tutto. Alla luce di quanto asserito, il testo di Faraotti sembra quasi una provocazione, ma è sempre bello trovare qualcuno che crea e produce contravvenendo ai canoni, artistici e culturali in generale.

La stessa bravura si ritrova nella musica, contraddistinta da evidenti sonorità psichedeliche che fungono perfettamente da sottofondo ad un viaggio onirico e sognante come quello proposto da Faraotti. Non solo, ma esse vanno anche sottobraccio col fantasioso video musicale, in cui vengono messe ancor più in risalto la fantasia e potremmo dire la bizzarria creativa, di quello che può essere definito un grande maestro, colto nonché eclettico.

Concludendo, se Faraotti è riuscito a comporre un capolavoro parlando dei colli che cadono, gli ascoltatori raffinati, dinanzi ad un simile prodotto, non potranno fare altro che piegarsi in un vero e proprio inchino.

Di F. Binetti

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