Piccoli Bigfoot è un cantautore mutante con forte attitudine punk.
Canta in italiano, suona chitarra, armonica a bocca e kazoo e racconta avventure di provincia e del mondo che lo circonda.
Il 19 Marzo 2020 ha pubblicato la versione homemade del brano “La più bella che c’è” dedicata alla sua Bergamo poi si è svegliato dopo anni di coma in un carcere di legno di massima sicurezza.
Suonare e scrivere canzoni è l’unico modo per cercare di ricordare la sua vera identità e quindi il 21 Giugno 2021 pubblica l’ep “Tra Bergamo ed il Far West” con il supporto dell’etichette indipendente Gasterecords.
Ritorna con una canzone, usa e getta, nata per sopravvivere ad un mondo sempre più veloce, prendersi del tempo, respirare, offuscare tutte le contraddizioni di cui facciamo parte ed affogare, nella notte, in un caldo bicchiere di Vin brulé.
Qui potete trovare il videoclip con la regia Piccoli Bigfoot e Giuseppe Bepo Vavassori:
CREDITS:
Testo e musica, Piccoli Bigfoot.
Arrangiamenti, Gregorio Manenti.
Missaggio, Gregorio Conti.
Master, Riccardo Zamboni.
Chi ha suonato in Vin Brulè?
Piccoli Bigfoot: Voce e chitarra acustica
Gregorio Manenti: Basso, tastiere e percussioni addizionali
Leonardo Gatti: Violoncello
Paolo Frigeni: Batteria
Chi ha disegnato Piccoli Bigfoot?
Elisa Bee Trapuzzano
Cosa si canta in Vin Brulè?
Volevo fare una canzone contro la tradizione della contraddizione delle festività
Ma sono stanco ed affamato
forse un po’ annebbiato
dalle ore piccole così
Non vedo più neanche i fantasmi
li ho chiusi nell’armadio
insieme alle parole e la rivoluzione
Volevo bruciare tutto e tutte ste cose inutili che accumuliamo
Volevo distrugger tutto e oggi tutto è passar la notte con te e il vin brulé
Si fottano anche le canzoni
quelle da ascoltare
che il nostro tempo non è mai abbastanza
E poi il dio consumatore
ci manderà all’inferno
insieme alla madonna e Gesù cristo
Volevo bruciare tutto e tutte ste cose inutili che accumuliamo
Volevo distrugger tutto e oggi tutto è passar la notte con te e il vin brulé
Volevo fare una canzone contro la tradizione della contraddizione di questi tempi qua