COSA FARÒ DI ME è il nuovo singolo de LaSonda, uscito il 21 gennaio. Il brano apre un nuovo capitolo musicale della band, a due anni dal precedente brano “Ma Se Cade Fa Rumore”, dopo anni di soddisfazioni tra opening importanti (Verdena, Bud Spencer Blues Explosion, F.A.S.K, Linea77, Omar Pedrini, Tre Allegri Ragazzi Morti) e apprezzamenti della critica nazionale.
Ciao LaSonda! Quali sono le prime sensazioni all’uscita del vostro nuovo singolo “Cosa Farò di Me”?
Ciao a tutti. Finalmente dopo tanto tempo riusciamo a venire fuori da questo periodo difficile. Siamo carichissimi e non vediamo l’ora che arrivi alle vostre orecchie e alla vostra pancia.
Leggiamo dal comunicato: “si potrebbe dire che sia il brano che più ci rappresenti, sia umanamente sia artisticamente”. Quando ve ne siete accorti e qual è il motivo?
Cosa farò di me viene di getto. Non ci gira per nulla intorno. Parla di come ad un certo punto la vista ti investa come un Tir. La condizione di partenza è difficoltosa ed il testo ti accompagna per mano a andare per bene a fanculo. Di contrapposizione c’è questa leggerezza con cui viene cantata, la melodia. É una sorta di gioco che dovrebbe lasciare una certa di libera interpretazione. Una canzone che dovrebbe prendere la forma di chi la ascolta.
Quali sono le principali influenze che hanno modellato l’ispirazione dietro questo brano?
Forse più che influenze, questo brano è figlio di difficoltà. Andando avanti si cresce e gli ostacoli che si trovano per strada molto spesso sono alti. O meglio, sembrano alti. Siamo stati bravi a darci forza a vicenda. Abbiamo litigato molte volte ed ogni mattina seguente eravamo sempre lì. Ci siamo saputi voler bene anche quando ci siamo voluti male.
A “Cosa Farò di Me”, qual è la risposta dei LaSonda?
Sta facendo rifornimento per ripartire ed atterrare su nuovi tantissimi palchi. Vogliamo portare la nostra musica nelle vostre case, nei vostri locali preferiti, nelle vostre vite.