In radio e su tutte le piattaforme digitali dal 18 giugno “Tutto finisce”, il nuovo singolo dal pop latino che segna la rinascita musicale di NYO (distribuzione Pirames International).
“In primavera ho chiesto al pubblico, attraverso una box di Instagram, quali fossero le sensazioni, i dolori, le speranze, le paure provate durante la quarantena.” – Racconta NYO – “Tutto finisce è il prodotto di queste sensazioni. Mi piace pensarla come un puzzle costruito insieme, pezzo dopo pezzo.
conosciamo meglio l’artista!
- Come nasce l’ispirazione per il tuo ultimo singolo “Tutto finisce”?
“Durante la quarantena, in un momento di difficoltà per noi artisti, ho iniziato a insegnare lingue straniere in una scuola media. Mi sono trovato a confrontarmi tutti i giorni con questi ragazzi giovanissimi, per cui, ho vissuto in prima persona tutte le loro sensazioni, emozioni, dolori, speranze… Questo mi ha spinto a chiedere proprio alle persone che mi seguivano di raccontarmi le loro storie, e, cosi, ho costruito “Tutto Finisce”. Mi piace pensarla come un puzzle costruito insieme.”
- Che messaggio vuoi mandare a chi ti ascolta?
“Un messaggio di positività. Vorrei che le persone si identificassero con il testo e le sonorità della canzone e si sentissero liberi di tornare a <ballare fino a cadere>. Ballare in senso figurato, ossia, tornare in gioco, in vita, in movimento, guardando al futuro.”
- Come hai vissuto in prima persona la quarantena, il lockdown e questo preciso momento storico? Ha influito sul tuo modo di fare musica?
“Ho cercato di reagire e non buttarmi giù. Mi sono un attimo fermato per capire cosa potevo fare e come potevo sfruttare al meglio il tempo. Mi sono rimboccato le maniche e mi sono messo a scrivere. Non nascondo che ci sono stati momenti di sconforto, di paura… il non sapere per quanto sarebbe durata, come avremmo affrontato la pandemia, se ci sarebbe stata la possibilità di un vaccino o no. Tutto era una grande incognita. Sicuramente ho avuto tempo per guardarmi dentro e capire la direzione musicale che volevo. Mi sono ascoltato e ho iniziato…”
- Quale artista del panorama musicale nazionale o internazionale ti ha maggiormente influenzato nella tua carriera e con chi ti piacerebbe collaborare?
“Guarda in realtà durante il corso della mia vita ho passato tante fasi e ognuna di loro ha lasciato in qualche modo qualcosa dentro di me. Sono cresciuto ascoltando i dischi di mio padre. Il cantautorato italiano predominava, Battiato, Dalla e Battisti mi hanno insegnato tanto della vita. Nel periodo adolescenziale ero un fan scatenato dei Blink-182 e dei Green day, fino ad arrivare ad essere un “little Monster” di Lady Gaga per le sue continue lotte sociali. Attualmente mi piacerebbe continuare portare avanti la mia passione per la cultura spagnola. Penso a Rosalia, Maluma …”
- Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
“Ho tanto da dare e mi piace pensare a un percorso solo in salita. Ho scritto tanto, anche in lingua spagnola. Mi piacerebbe un lancio internazionale. Si, è uno dei miei più grandi sogni.
Di certo posso dirti che ora non si torna più indietro.”