MAIA approfondisce il tema del lutto relazionale attraverso musica e immagini

MAIA presenta Il Funerale, un singolo che prosegue il percorso iniziato con Cuore e ne arricchisce la prospettiva. Il nuovo brano ruota attorno all’idea di un lutto vissuto all’interno di una relazione, sviluppando una narrazione che parte dall’assenza improvvisa e si conclude con la scoperta del tradimento. Il video che accompagna il singolo trasferisce questo processo emotivo in una serie di immagini costruite con una cura visiva che caratterizza l’intero progetto.

MAIA Il Funerale

La forza narrativa del brano risiede nella capacità di rappresentare la fase di sospensione che precede la comprensione dei fatti. Il silenzio del partner viene interpretato come morte reale, finché la verità non riporta la protagonista alla concretezza. MAIA utilizza questa idea come punto d’ingresso per affrontare temi attuali come ghosting, gaslighting e ansia d’abbandono. La scrittura non indulge nel patetico, ma restituisce la confusione di chi si trova costretto a colmare i vuoti con l’immaginazione.

Il videoclip mantiene un equilibrio tra simbolismo e chiarezza narrativa. Le sequenze statiche, con la protagonista immobile mentre tutto intorno continua a muoversi, funzionano come rappresentazione visiva dell’incapacità di elaborare l’assenza. La regia sceglie un’estetica che unisce elementi retrò e impostazione contemporanea, utilizzando strumenti digitali senza che questi diventino protagonisti della scena. Il risultato è un prodotto in cui la tecnologia è al servizio della narrazione, non viceversa.

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Particolarmente efficace è il contrasto cromatico tra le scene del funerale immaginario e quelle ambientate a Milano, dove la protagonista scopre il tradimento. Le prime sono immerse in tonalità fredde e desaturate, mentre le seconde esplodono in colori caldi e saturi, segnando uno scarto emotivo evidente. L’uso del rosso come filo conduttore consolida la continuità visiva con Cuore, rafforzando la sensazione di trovarsi di fronte a un’opera suddivisa in capitoli.

Il Funerale conferma l’intenzione di MAIA di muoversi all’interno di un format narrativo che richiama la serialità televisiva. Ogni brano aggiunge informazioni, completa ciò che è già stato raccontato e apre nuove possibilità. È un approccio che richiede attenzione e disponibilità all’ascolto, premiando chi segue il progetto nella sua interezza. La scelta di costruire un racconto organico contribuisce a definire un’identità artistica precisa, capace di distinguersi nel panorama pop contemporaneo.

Scopri di più su MAIA e Il Funerale nell’intervista