Il cantautore trevigiano porta in radio un brano che racconta l’allontanamento, la nostalgia e il coraggio di tendere la mano, tra pop elettronico e sensibilità cantautorale
Nel panorama della musica italiana contemporanea, Fabio Smitti si sta ritagliando uno spazio defilato ma riconoscibile, costruito su una scrittura attenta ai dettagli emotivi e su un sound che mescola pop elettronico e radici cantautorali. Il suo nuovo singolo “Amica”, estratto dall’album Instabile e in radio dal 14 novembre 2025, è l’ennesima conferma di un percorso che punta sulla profondità più che sull’effetto immediato.
Il brano nasce da un’osservazione semplice e dolorosa: anche i rapporti più solidi possono attraversare fasi di distanza, silenzi e incomprensioni. Il protagonista si trova davanti a un’amica che sembra essersi allontanata senza spiegazioni, forse per timidezza, forse per paura, forse per il peso di un passato non ancora elaborato. Ma la prospettiva che Smitti sceglie è quella dell’accoglienza. Nessuna accusa, nessuna ricerca del colpevole. Al contrario: un invito pacato a ritrovarsi, a guardarsi negli occhi, a ricordare come un tempo fosse naturale condividere un sorriso.
La forza del brano risiede proprio in questa semplicità emotiva. “Amica” non esaspera, non giudica, non esasprera: racconta. E lo fa con un linguaggio quotidiano, capace di avvicinare l’ascoltatore e fargli riconoscere situazioni vissute o temute. Le sonorità elettro-pop danno sostegno al testo, con una produzione moderna che incornicia il cantato senza sovrastarlo, lasciando emergere la dimensione umana della storia.
Nell’album Instabile, questo singolo rappresenta un tassello fondamentale. Il filo conduttore dell’intero progetto è la fragilità come elemento costitutivo dell’esperienza umana. Le otto tracce non cercano certezze, ma offrono domande: come si attraversa un cambiamento? Come si mantiene un rapporto nel tempo? Come si convive con l’assenza? “Amica” risponde aprendo uno spiraglio: con l’ascolto e con il perdono.
La carriera di Fabio Smitti, fatta di parentesi rock, collaborazioni artistiche, esplorazioni elettroniche e una continua evoluzione, arricchisce la lettura del brano. La sua scrittura riflette un vissuto, una maturità raggiunta passo dopo passo, lontano dalle mode e vicino alle emozioni vere.
Il singolo diventa così un invito alla riconnessione. Non solo con l’altro, ma con la parte più vulnerabile di sé. In un tempo in cui le relazioni si consumano rapidamente, Smitti propone una lentezza gentile, un modo più umano di stare in relazione. “Amica” non è solo una canzone: è una mano tesa.
