Il punk è solo all’inizio: l’urgenza sonora dei The Rads con “Only the Beginning”

Con “Only the Beginning”, i The Rads firmano un esordio viscerale, rabbioso e lucido. L’EP non è soltanto un tributo alla tradizione punk, ma una sua riattualizzazione necessaria. La band toscana dimostra di avere una voce propria, ben oltre il semplice revival.

Il brano di apertura, “Liar”, è un colpo frontale: un’accusa feroce contro il potere corrotto e la retorica vuota. Il ritmo è incalzante, le chitarre affilate e il ritornello – “Liar, liar, your time is up” – è destinato a diventare un urlo collettivo nei live. L’arrangiamento diretto, quasi live, aumenta la tensione emotiva e restituisce l’energia cruda del gruppo.

“Brothers” porta la tensione su un piano più personale: il racconto di due fratelli cresciuti insieme ma divisi dalla vita. Il brano mostra l’abilità narrativa della band, senza perdere in energia. La dinamica alterna strofe contenute e aperture più enfatiche nel ritornello, a sottolineare la distanza emotiva che cresce tra i protagonisti.

“Modern Grind” è forse il brano più spietato del lotto. La critica al mondo digitale e all’alienazione da social media si traduce in un suono martellante, claustrofobico. Le distorsioni insistenti e una batteria ossessiva rendono l’ascolto fisico, quasi soffocante. Il testo è diretto, pieno di immagini forti e riferimenti all’annullamento della soggettività.

“Empty Eyes” continua il discorso, focalizzandosi sull’avidità e sulla perdita d’identità: un uomo che ha venduto l’anima per il denaro. I toni si fanno più cupi, quasi cinematografici, e la voce si muove tra sarcasmo e condanna. Le linee di basso profonde e lente creano un senso di vuoto, mentre la melodia vocale segue un andamento disilluso e glaciale.

Chiude l’EP “Whatever is the Weather”, una ballata punk che sorprende per dolcezza e intensità. È un brano che parla di amore, sostegno e fedeltà, ma lo fa con la stessa urgenza e sincerità che permea tutto il disco. Le chitarre si fanno più aperte e melodiche, il ritmo più cantabile. Il testo è una promessa di presenza e supporto, qualunque cosa accada.

Un debutto potente, coerente e moderno. I The Rads non solo suonano bene: sanno anche cosa vogliono dire.