Scrivere senza compiacere: con Stella tra “Iride” e il nuovo singolo “tabù”

Stella non rincorre il trend, né si nasconde dietro l’età.
Dopo Iride, un brano che dà corpo all’ansia senza retorica, la cantautrice classe 2006 continua a costruire un linguaggio personale, crudo e brillante insieme.
In attesa del nuovo singolo tabù, in uscita il 4 luglio, la incontriamo per parlare di coerenza, scrittura, aspettative e quel bisogno testardo di restare veri — anche quando il suono cambia.

Stella
Stella

In “Iride” racconti l’ansia come fosse una presenza invadente, quasi un’altra persona. Se dovessi descriverla fisicamente, come la immagineresti?

Non saprei, forse come una ragazza alta, con i capelli scurissimi e a caschetto, con uno sguardo penetrante e un’aria molto affascinante, per quanto malevola.

“Iride” arriva dopo altri brani molto diversi tra loro. Hai mai avuto il timore di non riuscire a costruire un’identità coerente nel tempo? Oppure per te ogni canzone è una fotografia a sé?

Io cerco di costruire una coerenza in tutti i miei brani, certo è che in base a ciò che scrivo, cambia di conseguenza anche il mood della canzone. Sto capendo però che forse c’è troppa diversità tra i vari brani e quindi mi sto avvicinando al sound che vorrei.

Tra “Maniche”, “Demoni” e “Iride”, sembri disegnare una mappa delle emozioni difficili, ma non ti chiudi mai in un’autocommiserazione. Qual è il confine, per te, tra intimità e autocompiacimento?

Per me l’intimità significa riuscire a toccare le emozioni più profonde — soprattutto quelle difficili — con le corde giuste, senza forzature. L’autocompiacimento, invece, non fa parte del mio modo di scrivere: non l’ho mai cercato né sentito. Forse l’unica soddisfazione che provo è sapere di essere riuscita a dire, a modo mio, quello che avevo davvero bisogno di esprimere.

Stella 05

Dopo tanti riconoscimenti e premi, come si mantiene viva la voglia di scrivere, senza farsi influenzare troppo dalle aspettative esterne?

La voglia di scrivere continua a farsi viva perché è una passione, nasce dall’esigenza di voler dire qualcosa e per ora ho sempre qualcosa da dire. Sono una persona che ha sempre tenuto i piedi per terra e non si è mai fatta condizionare dalla grandezza delle cose che la circondano, Festeggiare e darsi una pacca sulla spalla, ma sempre rimanendo umile.

E se un giorno l’ansia sparisse davvero… continueresti a scrivere?
Assolutamente sì, l’ansia è un’emozione che a mio parere non scompare, ma bisogna imparare a conviverci. E se mai dovesse scomparire, io continuerò a scrivere perché non è su questo che si basa tutto il mio progetto musicale.

Prossimi passi dopo questo singolo?

Sto facendo un mini tour di serate in giro per l’Italia grazie alla vittoria del Proscenium Festival del 2024 che si concluderà ad ottobre. Il 4 luglio uscirà un mio nuovo singolo, intitolato “tabù” e ci saranno altre novità in arrivo per settembre.