Gli Sviet Margot scelgono il cuore per segnare una nuova tappa del loro percorso artistico, reinterpretando con delicatezza e profondità “Stay On These Roads”, storico brano degli A-ha. Non si tratta solo di una cover: è un vero e proprio manifesto emotivo che unisce elettronica elegante e sentimento puro. Un passaggio di stile importante per la band, che con questo brano apre un nuovo capitolo musicale ancora avvolto dal mistero, ma già vibrante di sincerità.
Prodotta da Antonio Aronne, la versione firmata Sviet Margot si distingue per un sound raffinato e cinematografico, capace di evocare immagini sospese tra passato e presente. Sul finale, un accenno struggente a “I Will Always Love You” di Whitney Houston aggiunge una nota personale e intensa: è il tributo di Tiziana Giudici, voce e anima del gruppo, al padre scomparso. Un gesto intimo che trasforma la canzone in un abbraccio, un dialogo tra mondi, un ponte tra ciò che è stato e ciò che ancora deve venire.
In occasione dell’uscita del singolo, abbiamo intervistato la band per scoprire il significato profondo di questa scelta, il legame tra musica e memoria, e il nuovo viaggio sonoro che gli Sviet Margot stanno per intraprendere.
“Stay On These Roads” è un ponte tra passato e futuro, personale e collettivo. In che modo sentite che questa canzone racconta anche una parte della vostra storia come band?
Questo brano per me, Tiziana, vuol dire “Papà, Aiutami a restare sulle strade che mi hai insegnato a scegliere e che mi hanno resa quella che sono!” tra le strade che abbiamo scelto già da anni con la piena approvazione di mio padre, è proprio il nostro fare musica, considerate che il mio primo mixer che usiamo ancora ce lo regalò lui!
Il titolo stesso parla di strade da seguire: quanto vi sentite guidati oggi, musicalmente e umanamente, rispetto agli esordi?
Il rapporto che lega Alessandro Galizi e me Tiziana Giudici ci aiuta costantemente a prendere delle strade che scegliamo consapevolmente; portiamo con noi il bagaglio di esperienze fatte e sperimentiamo altro per vedere di superare i nostri limiti.
Avete mai pensato di dedicare un intero progetto a cover rielaborate in chiave Sviet Margot, oppure “Stay On These Roads” resta un unicum?
I prossimi brani che usciranno nel prossimo anno e mezzo ci vedono reinterpretare diverse canzoni di artisti famosi a noi cari e diversi brani originali nostri; quindi, Stay On These Roads è solo la prima di una serie!
Com’è stato lavorare in studio con Antonio Aronne per dare vita a questo sound così etereo e cinematografico?
Il lavoro con Antonio è sempre stupendo, noi registriamo, arrangiamo e creiamo in studio da me e poi nel suo studio lui ci legge nel pensiero, coglie, valorizza e migliora ogni nostra creazione arricchendola anche col suo raffinato e sapiente gusto!
Se poteste parlare al pubblico che scopre gli Sviet Margot per la prima volta grazie a questo singolo, cosa vi piacerebbe che percepissero subito di voi?
Vorremmo far capire che per noi la musica è il veicolo per esprimere le nostre emozioni più profonde, che sia nostalgia o malinconia, o che sia divertimento o coraggio di affrontare la vita, la nostra musica è lo specchio della nostra anima!