La guerra dei pensieri è il nuovo album di Alfiero

Con La guerra dei pensieri, il cantautore pontino Alfiero giunge al suo terzo lavoro discografico, segnando un’evoluzione coerente rispetto ai precedenti progetti. L’album, composto da dieci tracce, si muove con chiarezza tra riflessioni personali, tensioni interiori e osservazioni sul quotidiano, senza forzare la mano su soluzioni eccessivamente enfatiche.

Il disco si apre con Opera prima, una traccia introduttiva che imposta il tono generale del lavoro. La scrittura è diretta, il linguaggio emotivo ma misurato, e le sonorità richiamano il cantautorato classico, con un’impostazione acustica semplice ma efficace. La paura introduce invece una dimensione più urgente, con arrangiamenti leggermente più elettrici e un testo che tocca il tema dell’ansia contemporanea senza retorica.

Click here to display content from Spotify.
Learn more in Spotify’s privacy policy.

Tra gli episodi più interessanti troviamo Avventura, arricchita dall’armonica di Emanuele Colandrea, e Un vinile di Dalla, due brani in cui Alfiero adotta un tono più leggero e riflessivo. Qui l’itpop incontra una scrittura personale, che riesce a essere evocativa senza risultare artificiosa. Le influenze sono evidenti ma ben integrate nel contesto dell’album.

La title track, La guerra dei pensieri, rappresenta il fulcro tematico del disco. Il brano si distingue per un buon equilibrio tra testo e arrangiamento, trattando il conflitto interiore con un linguaggio accessibile. Non cerca soluzioni facili, ma propone uno sguardo consapevole sulle difficoltà dell’elaborazione emotiva.

A tuoi occhi, una delle tracce più sperimentali, introduce elementi elettronici e un’estetica anni ’80 che si discosta lievemente dal resto del disco. Il brano affronta il tema della genitorialità, ponendosi dal punto di vista di un padre che riflette sul proprio ruolo. L’approccio è sobrio e consente una lettura plurilivello.

Nel complesso, La guerra dei pensieri è un album maturo, che conferma le capacità autoriali di Alfiero senza rinunciare alla semplicità espressiva. Gli arrangiamenti sono curati, ma mai ridondanti. Le scelte stilistiche risultano coerenti e funzionali al racconto.

Senza ambire a stravolgere i canoni del genere, Alfiero propone un lavoro onesto, ben costruito e capace di dialogare con un pubblico variegato. Un passo avanti nella sua carriera, che merita attenzione per continuità e consapevolezza.

https://www.instagram.com/alfiero

https://www.facebook.com/AndreaAlfiero