I Torre della Muda nascono nel 2021 da un’idea di quattro amici, Marco, Dario, Fabrizio e Alessio, legati da sempre dalla loro passione per la musica. Il gruppo si ispira alle influenze di importanti band del passato, sperimentando un percorso compositivo unico nel contesto del prog rock italiano. Riescono a plasmare un sound distintivo, intrecciando le radici rock con varie sfumature e colori del prog, dando così vita al loro primo album Momento Eterno.
Momento Eterno si distingue per la sua profondità e ricchezza sonora, in cui il rock alternativo si mescola ad intuizioni progressive, liriche evocative e una scrittura che oscilla tra visioni intime e riflessioni universali. Il concept del disco si snoda lungo una narrazione che affronta il rapporto tra l’individuo e il tempo, la prigionia mentale e fisica, la libertà e le dinamiche sociali che modellano l’esperienza umana. Un debutto ambizioso, che dimostra una consapevolezza stilistica e contenutistica rara per una prima prova sulla lunga distanza.
L’apertura di 9Mesi è già una dichiarazione d’intenti: un incedere ipnotico e stratificato introduce l’ascoltatore alla dimensione sonora della band, in bilico tra tensione e liberazione. Il brano si sviluppa attorno a un crescendo emozionale che richiama le strutture post-rock, accompagnato da un testo che trasforma la metafora della nascita in un viaggio verso l’autodeterminazione.
Segue Apnea, una composizione che gioca con atmosfere più rarefatte e dilatate, lasciando emergere una sensibilità quasi cinematico-esistenzialista. I Torre della Muda qui esplorano il bisogno di isolamento come mezzo di conoscenza interiore, attraverso un tappeto sonoro che alterna momenti di sospensione a improvvisi squarci elettrici.
Centurioni è una riflessione sull’identità collettiva e la stratificazione culturale, con una sezione ritmica incalzante e una costruzione armonica che richiama echi di certo prog italiano. Il brano si snoda tra aperture epiche e dettagli di grande raffinatezza sonora, mentre il testo sottolinea l’interconnessione tra passato e presente, tra radici e rielaborazione.
Più spigoloso e diretto è Il club dell’adulterio, che si addentra nel labirinto delle relazioni umane con un testo che sfida le convenzioni. Qui la band si lascia andare a una sezione strumentale più ruvida, con un riff ossessivo che sostiene un cantato carico di tensione emotiva, mettendo in discussione i dogmi della monogamia e della moralità imposta.
Mr. Io So rappresenta uno degli episodi più intensi del disco, ispirato al libro Il rischio della certezza di Tullio Tentori. Il brano dipinge un ritratto impietoso del flusso incessante di informazioni, in cui la sovrabbondanza di dati si traduce in un senso di smarrimento. Il testo, tra ironia e amarezza, si intreccia con una struttura musicale che gioca su dinamiche di tensione e rilascio, con una chitarra che sembra quasi mimare l’andamento di un pensiero in continua oscillazione.
Niente Amici con l’Insalata affronta il tema dell’etica e della responsabilità personale in un mondo che tende a polarizzare ogni scelta. Il brano si distingue per una scrittura fluida e una melodia che si imprime immediatamente, pur mantenendo un impianto sonoro articolato.
Con Mandrie, la band alza il livello di aggressività, puntando il dito contro il conformismo e il pensiero gregario. Il pezzo è sorretto da un riff serrato e una sezione ritmica pulsante, mentre la voce si fa quasi declamatoria, evocando un senso di urgenza e ribellione. Qui il sound dei Torre della Muda si avvicina a certe sonorità post-punk, lasciando emergere una vena più tagliente e diretta.
La chiusura affidata alla title track, Momento Eterno, è una sorta di manifesto esistenziale della band. Un brano evocativo e ricco di pathos, che celebra la necessità di vivere il presente con consapevolezza. La struttura musicale accompagna questo concetto con una costruzione ascendente, in cui la stratificazione sonora raggiunge il culmine in un’esplosione catartica di suoni e parole.