I Tragic Carpet Ride debuttano con “Specchio riflesso”, un EP che rappresenta un viaggio sonoro intenso e sfaccettato. Le quattro tracce che lo compongono mostrano una band già in grado di definire un’identità musicale, bilanciando malinconia, energia e introspezione.
“Non è la stessa cosa” apre il progetto con una combinazione di chitarre sognanti e una linea vocale emozionante. Il brano parla di cambiamenti e di consapevolezza, creando un’atmosfera che alterna dolcezza e potenza. Si passa poi a “Buio”, una traccia che si immerge in sonorità più intime e riflessive. Qui la band esplora emozioni complesse attraverso testi profondi e arrangiamenti minimali che catturano l’ascoltatore.
Il mood si fa più cupo e personale con “Quei brutti pensieri”, un pezzo che affronta le difficoltà interiori con grande sincerità. La voce del cantante si fa portavoce di una vulnerabilità che trova forza nell’unione tra melodia e testo. Infine, “Cinema” chiude il cerchio con un sound che richiama la nostalgia e l’immaginazione, offrendo un’esperienza quasi cinematografica.
La produzione dell’EP è di altissima qualità e riflette il percorso creativo del trio. Registrato al Nine Lives Studio, il lavoro mette in luce la capacità della band di bilanciare complessità sonora e immediatezza. Gli arrangiamenti mostrano influenze variegate, dalla psichedelia anni ’70 all’alternative rock anni ’90, con un tocco di dream pop che aggiunge freschezza al risultato finale.
Con “Specchio riflesso”, i Tragic Carpet Ride dimostrano di essere una realtà musicale con qualcosa di importante da dire. La loro capacità di fondere emozioni personali con sonorità ricercate li rende una delle band emergenti più promettenti. Questo debutto non è solo un assaggio del loro potenziale, ma un invito a seguirli nel loro viaggio artistico.