43c99fec E570 E275 Bb62 C7f0a6c2a253

Intervista con i Tendha

Quello dei Tendha è un invito a liberare l’immaginazione e a riconnettersi con il bambino che è in noi: un disco che si trasforma in una riflessione sull’importanza dell’immaginazione nella nostra vita, passando i confini di genere, stratificandosi di influenze e suggestioni in un tempo di algoritmi ed etichette. L’album di debutto dei Tendha, dal titolo “Soap doesn’t exist because it can’t be told“, disponibile da venerdì 17 gennaio 2025, in distribuzione Believe Music Italy. 

Siamo partiti proprio da qui, dal sapone e sul perché non si possa raccontare, una frase che arriva da una conversazione con dei bambini, che però hanno ancora tantissimo da insegnarci.

Come mai dite che il sapone non si può raccontare? E da dove nasce questa considerazione che dà il titolo al vostro primo disco?

Il titolo “Soap Doesn’t Exist Because It Can’t Be Told” è una frase tratta da una conversazione tra due bambini durante il rituale del lavarsi le mani. L’aspetto altamente evocativo del titolo dell’album porta ad una riflessione sull’immaginazione e sulla sua importanza nella nostra vita. Questa frase ci ha colpito molto perché ci ha ricordato di mantenere viva la nostra capacità di meravigliarci e di vedere il mondo con gli occhi di un bambino.

E perché avete sentito il bisogno di recuperare alcuni aspetti infantili, a partire proprio dall’amore per i videogiochi?

Il gioco è un elemento fondamentale nello sviluppo infantile, attraverso cui i bambini esplorano il mondo, imparano a risolvere problemi e sviluppano le loro capacità cognitive. I videogiochi, in un certo senso, offrono un’esperienza di gioco prolungata, permettendo agli adulti di continuare a stimolare la mente e a provare nuove esperienze in modo da non perdere la capacità di immaginare che perdiamo crescendo. Per molte persone, i videogiochi sono legati a ricordi piacevoli dell’infanzia. Giocare a un videogioco può quindi essere un modo per rievocare emozioni positive e sensazioni di benessere.

Che poi, amare i videogiochi è infantile? Qual è il vostro personale rapporto con i videogames, e in particolare con quelli dei vostri pezzi?

L’idea che amare i videogiochi sia infantile è un pregiudizio piuttosto diffuso. In realtà, giocare ai videogiochi è un’attività che può essere apprezzata da persone di tutte le età e provenienze. Molti videogiochi richiedono un alto livello di abilità, strategia e pensiero critico, e possono essere considerati una forma di intrattenimento intelligente e coinvolgente.

Siamo fortemente influenzati dalle colonne sonore dei videogiochi, soprattutto da quelle 8-bit. La loro abilità nel creare atmosfere evocative e nel rendere il gioco più coinvolgente è un aspetto che cerchiamo di replicare nelle nostre composizioni.

La formazione dei Tendha è sempre stata questa? Come vi siete conosciuti e cosa vi ha portato ad unirvi in questo progetto?

Ci siamo conosciuti all’interno di altri progetti musicali e abbiamo subito trovato una grande sintonia. La passione per la musica e l’idea di creare qualcosa insieme ci ha spinti a formare i Tendha. Ognuno di noi porta al gruppo le proprie esperienze e passioni, e proprio questa diversità ci permette di creare la nostra musica. Ci siamo influenzati a vicenda, condividendo le nostre scoperte musicali e le nostre idee creative. La formazione attuale è stata definita a febbraio 2020. Prima di allora, abbiamo avuto diversi membri che si sono alternati nel gruppo.

E come sarà il vostro 2025?

Dopo questo disco, continueremo a fare musica. Abbiamo già in mente nuovi progetti e non vediamo l’ora di condividerli. Vogliamo continuare a crescere senza per forza seguire le logiche del mercato e mantenendo la nostra indipendenza artistica.

https://www.instagram.com/tendha.official

Non ami i Social?

Resta aggiornato con le Google News di Diffusioni Musicali

Abbonati Gratis!