Dopo la pubblicazione del loro singolo di debutto “Fame“, i Bravo Gesù Roger pubblicano il loro album di debutto. Un nuovo capitolo, disponibile da venerdì 8 novembre 2024 su tutte le piattaforme digitali in distribuzione Believe Music Italy, dal titolo “Burro Es Gergo Va“, un disco di debutto che ci friggerà le trombe d’eustachio con tormentoni spregiudicati, riffoni tricefali, rime, assonanze, onomatopee, allitterazioni, e quella giusta dose di follia che garantisce un sonno agitato e un risveglio su un pavimento di marmo e grappa.
Siamo partiti proprio dal loro inizio, da ciò che erano i Bravo Gesù Roger prima di questo loro disco di debutto. Ecco cosa ci hanno raccontato!
Avete voglia di raccontarci il vostro primo incontro e i primi passi come Bravo Gesù Roger? L’idea di fare un disco è stata chiara fin dall’inizio, oppure all’inizio avete iniziato giusto per provare a fare qualcosa di nuovo?
Il reclutamento è avvenuto tramite messaggio whatsapp, obiettivo: gruppo che fa canzoni tipo Pink Floyd con coro gospel e Peter Brotzman. Alla prima prova ognuno di noi aveva una montagna di backline: chitarra elettrica, chitarra baritona, batteria, basso, sintetizzatore modulare, effetti vari, tromba, gong… ci abbiamo messo piú a montare che altro. Poi abbiamo ridotto man mano la strumentazione togliendo il superfluo. Da subito volevamo fare musica originale, ma per trovare un suono che ci appartenesse abbiamo passato giornate intere ad improvvisare. Poi sono arrivate le prime idee che abbiamo sviluppato per farmne dei brani. Fare un disco non ci interessava, abbiamo registrato una demo per recuperare i primi concerti poi è stato il pubblico a chiedere che facessimo un disco con la nostra musica.
In che cosa, Bravo Gesù Roger è un progetto diverso da quelli che avete sempre avuto?
Non è un gruppo jazz, non è un ensemble di improvvisazione radicale, non è un gruppo pop o punk o folk, non è una cover band, non facciamo musica di sottofondo, facciamo casino ma un po’ meno dei metallari, non siamo un coro gospel (sigh).
Che cosa significa “Burro es Gergo Va”? Avete deciso insieme il titolo? E perchè proprio il burro?
È un anagramma del nome del gruppo. Ne avevamo un altro molto piú potente, molto piú diretto, molto piú calzante, che probabilmente ci avrebbe portati dritti dritti al successo globale. Purtroppo era piú volgare degli annunci di incontri di tuttocittà. Abbiamo scelto la dignità.
Il burro fa scivolare la parola, rende tutto piú denso e pastoso e buono. W il burro!
Questo disco esiste già da un bel po’, al di là della pubblicazione digitale di inizio novembre. Com’è andata veramente? Come mai questa doppia uscita?
Abbiamo stampato i cd e presentato dal vivo il disco a maggio per il pubblico che già ci conosce. L’obiettivo era diventare ricchi vendendo i cd invece che dare perle (la nostra musica) ai porci (spotify). Ora che abbiamo fatto i big money sulle spalle dei nostri fan piú fedeli, abbiamo pensato bene di rendere accessibile gratuitamente i nostri brani a tutti nella remota speranza che questo porti a qualcosa di buono.
E ora che cosa succeda?
Continuiamo a scrivere brani nuovi e a fare concerti memorabili dove la gente arriva non sapendo cosa facciamo e se ne va alla fine continuando a non sapere cosa facciamo ma con il sorriso.