Disponibile su tutte le piattaforme digitali da mercoledì 6 novembre 2024, il nuovo singolo della band Riforma: un atteso e timido ritorno per la band di Grosseto attiva in varie forme dal 1990, che si concretizza nella pubblicazione della personalissima versione del brano di Samuele Bersani, “Le Mie Parole“. L’idea di dar vita a questa cover nasce dal cantante della band, Luca Berti. Sentita per la prima volta, per caso, alla radio, se ne innamorò all’istante, rimase particolarmente colpito da una forte sensazione di appartenenza artistica ed emotiva, tanto che durante un viaggio in solitaria in Puglia, la ascoltò ininterrottamente per tutta la durata del viaggio di andata (ben 8 ore).
Noi abbiamo deciso di intervistarli, partendo da ben prima di quel viaggio in macchina di otto ore, ed ecco com’è andata!
Nel corso del vostro percorso avete condiviso il palco con diversi artisti di un certo calibro. Qual è l’aneddoto più significativo che portate con voi?
In realtà non c’è un solo vero e proprio aneddoto, ogni esperienza fatta con dei veri professionisti, ci ha sempre lasciato un segno indelebile. Anche soltanto un gesto, una parola, uno sguardo, per chi sa osservare, tutto può essere una lezione, una piccola o grande cosa da aggiungere al tuo bagaglio, e noi non siamo mai stati distratti.
E che cosa vi ha portato a suonare all’estero? Pensate che funzioni diversamente rispetto all’Italia?
Tra le esperienze fatte all’estero, portiamo nel cuore quella sulle navi da crociera. Ci ha insegnato davvero molto e ci ha regalato splendide sensazioni che portiamo nel cuore. Quello che abbiamo riscontrato di diverso rispetto all’Italia, è proprio il pubblico, ovviamente stiamo generalizzando, però ecco, qui da noi è spesso più distratto, meno attento alla musica live, e questo aspetto è cambiato nel corso degli anni, prima non era come adesso, quindi ci viene certo spontaneo chiederci il perché, ma ci sono davvero troppi fattori da valutare. Poi per fortuna le belle sorprese avvengono ancora.
È vero che da dopo il Covid sia diventato più difficile suonare dal vivo? Com’è stato per voi, che siete attivi dagli anni Novanta?
Per quanto ci riguarda, non abbiamo trovato queste grandi difficoltà dopo il Covid, certo la ripartenza è stata più faticosa, ma la ripresa è stata molto veloce e indolore per fortuna. Da tanti anni siamo attivi nei live (sempre per fortuna), e rispetto agli anni novanta sono cambiate molto cose. In quegli anni ci spostavamo tanto di più in tutta la penisola, c’erano molti più locali adibiti proprio alla musica dal vivo, dove per suonare dovevi fare dei veri e propri provini a volte, c’era molta selezione, qualità, quindi tutto questo stimolava a fare sempre meglio, a impegnarsi costantemente, è stata una grande palestra, che per fortuna (ancora) abbiamo potuto frequentare. Oggi invece, alcune di queste importanti realtà non esistono più, quindi ti devi un po’ adattare a nuovi luoghi, spesso improvvisati. Come si dice? Non sopravvive il più forte, ma chi si sa adattare meglio ai cambiamenti…
Grosseto accoglie una scena musicale? Chi ne fa parte?
Grosseto e tutta la sua provincia, ha una grande scena musicale, sempre in grande fermento, con tanti diversi progetti interessanti. Durante il periodo invernale, non ci sono tanti posti dove poter suonare, ma quei pochi che ci sono non demordono, e al giorno d’oggi proporre musica dal vivo, non è affatto così semplice e scontato come in passato, sia da un punto di vista burocratico che di risposta di pubblico, quindi ci vuole un certo sano coraggio imprenditoriale.
Tornerete presto dal vivo con altro materiale?
Come dicevamo prima, nel periodo invernale è un po’ più complicato esibirsi rispetto a quello estivo, ma comunque non ci fermiamo mai e il lavoro, tra nostre nuove composizioni inedite e cover, va avanti.
