Michele Paternoster e Daniela Mastrandrea

Intervista al contrabbassista Michele Paternoster

Michele Paternoster, contrabbassista di origini pugliesi. In collaborazione con Daniela Mastrandrea, pianista e compositrice, registra i brani da lei composti nell’album Duo pubblicato nel 2023 e in Murakami, uscito da poche settimane…

Michele Paternoster e Daniela Mastrandrea
Michele Paternoster e Daniela Mastrandrea

Come ti sei avvicinato alla musica Michele? Qual è stato il tuo percorso?

Mio padre suonava il basso e spesso, già dall’età di 5 anni, mi portava con sé ad ascoltare le prove. Lo seguivo durante i vari concerti e feste di matrimonio, tuttavia, ho iniziato a suonare il basso solamente all’età di 17 anni, invitato da amici che già suonavano in piccoli concerti da pub, solamente perché sapevano che possedessi un basso elettrico. Non sapevo assolutamente suonare, ma la loro insistenza mi spinse ad iniziare il percorso, inizialmente in modo traumatico, considerando che dovevo pedalare a velocità sostenuta.

Nello specifico come ti sei appassionato al jazz?

Mi sono avvicinato al jazz quando mi sono accorto che il basso emergeva più che in altri stili; tuttavia, non sono mai stato spinto dall’esigenza di emergere, ma dalla possibilità di poter suonare ogni volta linee di basso differenti sullo stesso brano.

Quanto è importante continuare a studiare la musica per te?

Per me è importante continuare ad imparare, in qualsiasi ambito, anzi, direi che per imparare a suonare meglio è importante crescere personalmente ed emotivamente. Saper vivere bene le relazioni con il prossimo, con atteggiamento amorevole ed altruista, credo sia l’ingrediente principale per una musica edificante. Musica con intelligenza valoriale, di cui c’è un gran bisogno, oggi più che mai.

Sei anche un insegnante, qual è il tuo metodo di insegnamento?

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Nell’insegnamento è importante distinguere le competenze sulla materia da insegnare e le competenze di natura pedagogica, filosofica, psicologica. In conservatorio ci sono tanti bravi musicisti nel ruolo di maestri, che pongono la loro attenzione solamente alla tecnica sullo strumento, alla lettura, al ritmo e alle note da utilizzare, ma non curano altri aspetti importanti come il saper costruire le abitudini, il carattere, le relazioni, la crescita spirituale, la meditazione eccetera.

Cosa consigli a chi si approccia alla musica oggi?

Consiglio di fare ogni cosa come fosse musica, ma affinché tutto sia musica, bisogna studiarla, suonarla, viverla e imparare attraverso l’ascolto di tutti gli stili musicali delle varie epoche, senza preconcetti né giudizi, essere flessibili, capaci di osservare tutto da varie prospettive.

Insieme alla pianista e compositrice Daniela Mastrandrea hai partecipato a due dischi, Duo” del 2023 e uno uscito da poche settimane dal titolo Murakami”. Come sono nati questi due progetti?

I progetti? sono “Made in Mastrandrea, I am just her big friend” Dany mi ha coinvolto nei progetti, perché è capace di andare oltre le note e la tecnica, non mi ha scelto per le qualità musicali, ma perché attraverso la nostra amicizia e dunque la nostra intesa i colori musicali sono più intensi. Quando ascolto la nostra musica, percepisco assenza di ego e narcisismo e questo mi fa sentire a casa in pigiama e pantofole.

Ascolta il disco Murakami di Daniela Mastrandrea e Michele Paternoster

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Se fai un confronto fra questi due dischi, cosa c’è di diverso in te? A livello umano o musicale?

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C’è solamente il desiderio di fare sempre meglio, ma senza mai dimenticare l’abbraccio di affetto dato nei lavori precedenti.

Anche le sonorità sono diverse. Mi dici qualcosa in più?

Le sonorità cambiano perché Daniela è un fiume in piena di idee compositive. Daniela percorre, come fosse un drone, ogni paesaggio musicale senza mai sentirsi e far sentire gli altri spaesati.

Ci sono altri generi musicali ai quali ti piacerebbe approcciarti?

Ho sempre suonato in vari contesti, affrontando ogni stile, spesso per necessità economica più che per scelta. Ogni volta mi sono accorto della bellezza musicale dello stile intrapreso, e questo mi ha permesso di capire quanto siano stupidi i pregiudizi.

Stai pensando anche di dare vita a un disco solo tuo? O stai lavorando anche ad altri progetti?

No, in questo momento, per quanto riguarda la musica, sto pensando solamente di continuare ad essere disponibile per le composizioni di Daniela.

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