“Filomone e Bauci” anticipa un nuovo disco in uscita ad ottobre e noi siamo stati felici di parlare proprio con Kill Ref, in questo periodo di stasi dove stiamo aspettando l’uscita del disco, del video ma possiamo già farci un’idea di questo nuovo inizio.
Quando è nato il progetto di Kill Ref e, più in generale, che ruolo occupa la musica nella tua vita? Chi è Alessandro Signore e chi è Kill Ref, e chi dei due ha la meglio quando litigate?
Kill Ref nasce intorno ai primi anni ’90, ma è un moniker che esibisco solo più tardi, verso la fine del secolo, quando oltre al djiing inizio a provare le prime produzioni più raw, distorte, technoidi, con una connessione più prossima all’universo elettronico e dei rave. La musica è sempre stata al centro della mia vita, sebbene mi sia dedicato a molte cose in tutti questi anni ed abbia cambiato talvolta lo stile sonoro, seppur coerentemente alle mie visioni.
Dopo anni di egemonia del mio alter-ego musicale, credo che Alessandro abbia oggi spesso la meglio su tutto; e questo è a vantaggio anche di Kill Ref.
E chi sei quando non sei Kill Ref?
Alessandro Signore, insegnante della scuola secondaria di secondo grado, al momento, proprio nella mia piccola città; un uomo pigro, ma loquace; con la testa tra le nuvole, ma premuroso quanto pignolo (così suggeriscono dalla regìa).
Sei sempre stato affascinato dall’elettronica, oppure è stato un amore recente? Quali sono stati i tuoi primi ascolti a riguardo?
Si, sempre, da bambino ascoltavo le cassette K7 con brani italo-disco o synth-pop che mio padre registrava da una radio locale, radio Onda-Sound. Crescendo il djiing mi avvicinato a generi e stili secolari del mio tempo, ed i primi ascolti seminali sono stati “Songs of Faith and Devotion” dei Depeche Mode, “On” di Aphex Twin, ma ancora dischi come “What time is love?” di KLF o “Exterminate” degli Snap!.
E come mai hai scelto di collaborare con una live band, e che dimensione ha il concerto e la musica dal vivo in questo progetto? Un progetto musicale può esistere anche a prescindere dalla musica live?
Nel 2014 ho avuto in programma un live ad un evento in cui avrei dovuto reinventarmi. Pertanto, è stato allora che ho iniziato a completare e sviluppare le mie bozze elettroniche con l’intervento di alcuni vecchi amici musicisti, che poi mi hanno seguito sul palco, iniziando a dare una nuova dimensione da jam-session alle nostre rispettive performance. In questo caso, se non avessimo fatto quel giro di esibizioni live, il progetto non avrebbe mai avuto esordio.
Cosa succederà nel resto del 2024?
Sta per uscire il video-clip, cortometraggio, diretto dal regista Antonio Zannone, del singolo Filemone e Bauci. Ad ottobre l’intero disco finalmente vedrà la sua luce e speriamo tutti che aggiunga nuova bellezza al nostro universo.