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Il brano invita il pubblico ad immergersi in una dimensione onirica e astrale
L’eclettico duo di dj e producer Bro Berri presenta il nuovo singolo “Nightlife”, disponibile sugli stores digitali dal 26 luglio 2024 e nelle radio italiane in promozione nazionale dal 23 agosto 2024. Con “Nightlife” si oltrepassano i confini conosciuti accompagnando il pubblico nel mood sensuale e onirico degli artisti che con le loro interpretazioni vocali, sentite e autentiche, donano al tutto un forte impatto emotivo. Si tratta di un vero e proprio viaggio ideale fra le mura di un nightclub utopico, in cui l’eleganza e l’euforia si alternano in una danza intima e dinamica, senza mai scontrarsi.
Da dove nasce l’ispirazione per questo nuovo brano?
Nightlife nasce dopo un anno molto frenetico in termini di Dj set in giro per l’Italia. Questo sicuramente ci ha permesso di analizzare in maniera più lucida le sensazioni che il mondo della notte ti dà e ti toglie. Ci è sembrato naturale raccontare di uno spaccato della società che molti vivono, ma che pochi raccontano. D’altronde siamo abituati a vedere esclusivamente la dance floor in fiamme e sembra che basti solo questo per descrivere il nostro mondo. Siamo persone a cui piace osservare. Accompagnare le persone in un viaggio lirico e sonoro, è ancora più efficace.
Come mai avete deciso di unire le sonorità elettroniche e dark?
Il nostro processo creativo è da sempre libero e senza schemi; ci facciamo coinvolgere dall’ambiente circostante e da esperienze vissute recentemente nella nostra quotidianità. Le sonorità elettroniche sono il nucleo del mondo Bro Berri, influenzano dal lontano 2014 la nostra musica e ci regalano vibes che poche altre riescono a darci. Quelle dark invece sono date dalla notte che frequentiamo per lavoro e per piacere, ma anche da un nostro momento, così come le fasi lunari anche noi abbiamo diversi momenti che trasformiamo in musica.
Che messaggio vorreste trasmettere ai vostri ascoltatori?
Chi crede alla propria originalità avrà sempre un posto nel mondo. Non parliamo solo di musica e di come la viviamo, sarebbe troppo limitante. Una cosa che abbiamo capito nel tempo è che i limiti ce li imponiamo da soli a volte. Viviamo in una società in cui ci sentiamo più sicuri quando abbiamo approvazione sociale degli altri. Il nostro percorso musicale vuole essere la prova che non devi per forza seguire le masse per prendere le scelte che ti faranno stare tranquillo nella vita.
Ricorrono riferimenti alla dimensione utopica, onirica: cosa vi affascina di queste atmosfere?
Siamo fratelli di sangue con caratteri molto diversi, ma la visione della vita e dell’arte è condivisa in pieno. Ciò che ci circonda nella vita di tutti i giorni spesso e volentieri non è comprensibile, succedono assurdità in tutti gli angoli del mondo e noi troviamo nel nostro studio e con la nostra musica un posto sicuro, senza limiti di energia positiva e fantasia. Sognare ad occhi aperti per dare vita a ciò che succede nella nostra testa e nel nostro mondo è un modus operandi ormai; perché non far si che la musica possa farci stare un po più in alto di tutto ciò che ci limita e condiziona psicologicamente? Dove se non nei sogni? Come se non con l’arte?