Partner Ufficiale della Musica Emergente
Il percorso semi-sperimentale dell’artista che tratta il ciclo dell’amore e dell’odio
“Hate N Love” è il secondo progetto ufficiale di Daut, l’artista pop e rap torinese che si propone al pubblico con questo nuovo e atteso album. Questo percorso innovativo riconferma l’abilità di Daut nel creare un album vicino alle esigenze dell’essere umano, che scava nel profondo del suo animo e crea una perfetta armonia fra i testi e il sound.
Il tuo nuovo album esplora le sfumature di due sentimenti contrastanti: l’odio e l’amore. Qual è il brano che incarna a pieno il susseguirsi dei due cicli?
Direi “Information Layers”, che è anche il brano centrale del progetto. La traccia parla della musica dietro i video, i post e le registrazioni, della dedizione a un sogno, ma anche degli aspetti e pensieri negativi che ne conseguono.
Come mai hai deciso di affrontare questi temi in “Hate N Love”? Ci sono stati degli eventi personali che ti hanno ispirato?
Certo, dopotutto le acque si son mosse parecchio dal mio ultimo progetto. Ho fatto molti live, ho conosciuto persone che mi hanno insegnato molto e, soprattutto, ho iniziato a lavorare con un team quasi del tutto nuovo, che nel tempo mi ha fatto capire l’importanza di crescere con qualcuno che ha la mia stessa dedizione e voglia di migliorare. Con questo non tolgo nulla alle persone con cui ho fatto i primi passi e sicuramente non rimpiango nessuna delle mie prime esperienze, ma ai tempi già sentivo che ci sarebbe stato un cambiamento, qualcosa che mi avrebbe portato indietro e fatto partire con un piede diverso. Credo che ciò che mi abbia ispirato di più, infatti, sia stato questo movimento, fatto di scelte e rapporti persi e trovati.
La poesia “Odi et amo” dello scrittore latino Catullo presenta il dualismo evidente anche nel tuo album. Ritieni che i temi siano simili o credi più ad una netta separazione fra i due aspetti?
Sono concetti teoricamente separati, ma nella vita di tutti i giorni esistono insieme in una lotta continua. Tra i due il sentimento più esternato è l’amore, ma ciò non significa che sia completamente puro. Sono innumerevoli le situazioni in cui si agisce amorevolmente ma con un filo d’odio e viceversa. I sogni, le relazioni e il pensiero saranno sempre soggetti all’energia di questi due poli.
Da dove nasce la passione per il rap? È il tuo genere prediletto o preferisci le sonorità pop?
Non sono mai stato un bambino/ragazzo molto aperto, tendevo a pensare troppo e a fare poco. Scoprire il rap per me è stata una rivelazione, una possibilità per esprimere a parole tutto ciò che mi passava per la mente. Quindi sì, per ora rimane il mio genere principale, ma sto lavorando per portare, con le prossime uscite, anche quel cantato che, a parer mio, può regalare qualcosa che non si è ancora sentito.
