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Intervista alla cantautrice Michela con il suo nuovo singolo “Voglio la Felicità”

Uscire dalla PROPRIA zona confort mettendosi in gioco!

Voglio La Felicità” è un brano che racconta in modo diretto e schietto il desiderio di raggiungere la felicità nella sua forma più piena e costante nel tempo. Quel tipo di felicità che non dipende da niente e da nessuno, nemmeno da un singolo momento o episodio.

Il titolo della canzone è piuttosto audace. Cosa vorresti trasmettere con questa forte affermazione?

Il titolo della canzone potrebbe sembrare audace, è vero, ma in realtà il messaggio è molto semplice e umano. “Voglio la felicità” parla della ricerca della felicità nel senso più totale, quasi a diventare una dimensione di benessere costante, la felicità che non dipende da niente e da nessuno, nemmeno da un particolare episodio. Per me è uno stimolo o, meglio, un motore nella vita di tutti i giorni.

Da quali eventi della tua vita hai tratto ispirazione? C’è stato un momento in cui ti sei resa conto di avere questo “bisogno”?

A dire il vero, più che da un episodio o evento particolare, il brano nasce da una riflessione sul concetto di non accontentarsi nelle dinamiche che viviamo, nelle scelte, nelle relazioni, nei sogni… Sono dell’idea che a volte uscire dalla propria zona di comfort e mettersi in gioco faccia del bene.

La felicità è il fine ultimo dell’uomo? Come si può perseguire questo stato di tranquillità e benessere?

La felicità di cui parla il brano è più un mezzo che un fine ultimo. Un mezzo per un fine che forse nessuno conosce ma che rende il “viaggio” più ricco e pieno, ovunque ci porti. Perseguire questo stato di tranquillità e benessere è difficilissimo ovviamente. Probabilmente cercare di far coincidere quello che si è con quello che si fa e con quello che si è capaci di fare, potrebbe essere un inizio.

Perché è così difficile, se non impossibile, raggiungere il sentimento della felicità? Quali sono, a tuo parere, gli ostacoli?

Non è semplice rispondere alla prima domanda, anche perché ognuno ha la propria idea di felicità. Forse sono più “semplici” da intuire gli ostacoli che in generale possono far zoppicare quel sentimento. Penso per esempio ai ritmi frenetici di questo tempo, alla quotidianità da costruire e agli imprevisti che ci colgono impreparati…

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