Intervista all’artista Dolcevita con il singolo “Triangolo”

Il riferimento del triangolo viene menzionato nel testo come segno della congiunzione tra l’amore che c’è, nonostante la distanza.

“Il brano nasce da emozioni e sensazioni che mi hanno portato al ricordo della separazione dei miei genitori. Un argomento che mi tocca fin da quando son piccolo, una paura di cui i ragazzi di oggi vivono più frequentemente. Si cresce, si matura, quelle paure le ho quasi superate, e le ho chiuse qui…in un triangolo.” Dolcevita

Ciao Alessio, presentati ai nostri lettori.

Buongiorno, sono Dolcevita all’anagrafe Alessio Piralla, ho vent’anni e vengo da una cittadina del Piemonte, Domodossola, sin da piccolo ho avuto la passione della musica e da circa un annetto ho iniziato di farla ascoltare sulle varie piattaforme. Spero di rispondere nel modo più giusto alle vostre domande!

Perché il titolo “Triangolo”? Cosa si nasconde dietro la canzone?

Allora la canzone nasce da emozioni e sensazioni nate dalla separazione dei miei genitori, un argomento che mi tocca sin da piccolo, sensazioni che ho saputo maturare col tempo. Il triangolo è il segno della congiunzione dell’amore che c’è con i miei genitori nonostante appunto la separazione.

Hanno un filo conduttore i brani che hai pubblicato?

Il mio vissuto, momentaneamente sto lavorando e ho lavorato su progetti che riguardano fatti della mia vita che vengono generalizzati per far sì che le emozioni mie si possano ricreare nell’ascoltatore. Il mio obbiettivo è far riapprovare emozioni che non si sanno più provare. O meglio, che ci vergogniamo, partendo dall’essere se stessi!

Un sound che trasuda originalità e personalità, ma anche con molti riferimenti ai grandi del passato, quando la musica rappresentava ancora l’apice dell’espressione umana evolvendo e condizionando l’intera società. Quali i tuoi riferimenti artistici che hanno aiutato la tua ispirazione nella tua musica?

Sicuramente Alex Baroni, Baroni è stato un artista che ha saputo regalarmi vere emozioni e credo di esprimere la mia idea in un contesto più moderno, di testi dello stesso genere.

Domanda impegnativa: c’è un piccolo tour all’orizzonte? Dove ti si potrebbe ascoltare live?

Non ancora, sarei molto entusiasta all’idea di salire sul palco e poter trasmettere live la mia musica, per il momento ho un repertorio troppo ridotto, ma appena ci sarà l’occasione non la perderò sicuramente!

Quali sono gli obiettivi da voler raggiungere? Cosa ti aspetti da questo percorso artistico e discografico?

Sicuramente arrivare a più persone possibili, aldilà del discorso lavorativo, parlo a livello emozionale di poter trasmettere a tutti quelli che sento, senza vergogne.

Al dire il vero non mi aspetto nulla, mi aspetto solo di continuare a fare musica e se succederà qualcosa di grosso sarò più che contento, NON voglio vivere con la paranoia del successo!

Artisticamente parlando, nonostante la tua giovane età, rifaresti tutto oppure hai dei rimpianti?

Rifarei tutto. Credo che tutto quello che facciamo a livello umano, tralasciando l’argomento della domanda, tutte le decisioni che prendiamo nella nostra vita ci formano nel bene e nel male! Dobbiamo accettare quello che si è fatto sia di brutto che di bello sapendo valorizzare gli aspetti giusti!

Dove ti vedi da qui a dieci anni, artisticamente parlando? Ambizioni da raggiungere o semplicemente vivere il “carpe diem”?

Non mi aspetto niente, voglio vivere il mondo con l’ignoto se sarà, sarà.

L’ultima parola a te… lasciaci un messaggio!

“Se dai tutto per scontato / Non avrai occasioni nella vita” Dolcevita.

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