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Flaconedivetro, il cantautore che canta l'amore in veste dancehall: esce il nuovo singolo 'Marì'

Flaconedivetro è un cantautore italiano, campano ma di base a Brescia. Nel suo progetto musicale si fondono i due luoghi del suo vissuto: le origini e il suo presente. Da venerdì 8 dicembre sarà in rotazione radiofonica il suo nuovo singolo 'Marì', una poesia pop che racconta degli amori giovanili, delle prime cotte, delle delusioni e della sofferenza che lasciano con se.

Marì ha anche un secondo piano di lettura, e così il profano si mescola al sacro. La figura di Marì (come anche nel video) quasi non è umana, non è reale, ma divina. In questo senso la canzone diventa quasi una preghiera, un inno solenne rivolto alla Madonna, un grido di aiuto, di liberazione, che si conclude con un nulla di fatto (come anche nel video Gianni prega per ricevere l’assoluzione dai suoi peccati ma alla fine torna in carcere) e ci lascia inermi di fronte al nostro dolore e all’infinita bellezza di poterlo vivere”.


Flaconedivetro vuole essere un omaggio alla grande bellezza della musica partenopea, una dancehall in cui musica pop e dance anni ’80 si intrecciano per creare un ambiente sonoro unico, in cui passato e futuro si fondono in una dimensione intima e personale. Le parole non sono importanti, servono a sussurrare un concetto, a evocare un’autentica nostalgia. La musica, con suoni elettronici che graffiano con dolcezza e batterie dinamiche, ti trasporta in un’esperienza coinvolgente.

  Flaconedivetro, un invito a celebrare la diversità nel brano ''Lonely People''

Come definiresti la tua musica?

Mi sento tra il pop e la dance, e anche un po' cantautore

Quando hai iniziato a scrivere canzoni?
Ho iniziato a scrivere canzoni a 15 anni, mi piacevano i Guns n’ Roses e Fabri Fibra… poi la cosa mi ha preso sempre più fino a volerne fare la mia professione.

Come si è evoluto il tuo percorso nella musica?
Ho iniziato muovendomi nell’ambiente hip hop, che nel 2012 mi affascinava molto. Poi mi sono avvicinato ad altri generi e ad altri autori, alla fine ho trovato la mia personale interpretazione della musica e ho proseguito con quella.

Cosa pensi della nuova generazione?
Credo che al momento il panorama musicale sia ricco di giovani talenti che stanno cercando di trovare il proprio spazio nella scena. In ambiente musicale molti percorsi sono stati già battuti per questo a volte e difficile portare o, addirittura, riconoscere una novità. Credo, però, che dalle nuove generazioni ci si possa attendere piacevoli sorprese.

Cosa sogni per il futuro?
Sogno di poter fare della musica il mio lavoro in pianta stabile, di potermi dedicare al 100% alla mia passione.