Dal 27 ottobre è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Tram”, il nuovo singolo di Subaru.
“Tram” è un brano che trae ispirazione da due principali idee. La prima è legata ai tram, mezzi di trasporto che l’artista ha avuto l’ opportunità di vivere soltanto quando si è trasferito a Torino per la sua vita universitaria, trovando affascinante il modo in cui questi veicoli sono dotati di un conducente, seguono i binari e sono guidati da fili elettrici che li portano alla meta.
La seconda riguarda il movimento generale della città, che Subaru ha iniziato a notare proprio mentre aspettava il tram dopo aver perso una corsa. Questa vita cittadina viene percepita come una danza frenetica, costellata da tanti elementi tipici dello scenario urbano, una realtà affascinante rispetto alla sua esperienza precedente in un paese di provincia.
Conosciamo meglio Subaru!
Come e quando nasce la tua passione per la musica?
Ho iniziato ad ascoltare un po’ più di musica verso i 14 anni, ma il cambiamento più significativo c’è stato a 17, quando sono andato a fare un quadrimestre in Inghilterra. Lì il rap era molto più ascoltato che da noi e questo già mi influenzò, dopodichè chiesi ad un mio amico di consigliarmi qualche canzone in italiano perché mi mancava la lingua e il caso volle che lui ascoltasse solo rap praticamente. Da quel momento mi sono innamorato e, inizialmente soprattutto grazie a lui, non ho più smesso di ascoltarla.
Da dove viene l’ispirazione per il singolo “Tram”? Quanto c’è di autobiografico?
Nei miei testi c’è sempre almeno una metà di autobiografia, questa volta l’ispirazione l’ho presa dai tram della città di Torino e dalla vita frenetica che la città offre agli abitanti. Il primo tema nasce dai binari, dal filo e dal conducente, 3 elementi che portano il tram alla destinazione, in un periodo in cui molti non sanno che direzione prendere invece, me compreso. Il secondo invece è quello che si può ben osservare dalla fermata di un tram, ovvero il moto della città, la danza caratterizzata dal movimento quasi nevrotico dei passanti, dei mezzi di trasporto, ragazzi in bici, costellato da vari elementi urbani come i semafori, luci sull’asfalto, strisce pedonali, etc.
Quale tipo di musica ascolti e quale artista del panorama nazionale e internazionale pensi ti abbia influenzato maggiormente? Con chi sogni di poter collaborare?
Ascolto principalmente rap ma non mi nego qualche momento per variare, tempo permettendo. Sicuramente in Italia sono stato influenzato molto da Fabri Fibra e Rkomi, di artisti oltreoceano Drake e Tyler, The creator.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Musica, musica, musica! Tirare fuori un po’ di brani che ho da parte, imparare a gestire meglio il lato promozionale, e trovare dei mezzi che mi permettano di continuare ad essere produttivo in quest’ambito, che si tratti di un’etichetta o di fare dei live.