I Dyonea si raccontano parlando del loro nuovo singolo “Le Tue Parole”

Le Tue Parole” è il nuovo singolo della poliedrica band dei Dyonea, sui principali stores digitali e dal 27 ottobre nelle radio in promozione nazionale. Il brano esprime un sentimento di connessione profonda e un’osservazione attenta della bellezza della vita e della natura. Scopriamo news e curiosità in questa intervista!

Potrebbe sembrare una domanda banale e magari lo è: “Dove sta andando la musica? E dove sta andando la vostra di musica?

In un mondo che cambia velocemente anche il panorama musicale, pieno di moltissimi generi e sfaccettature, è in continuo mutamento. Non sempre è facile avere un approccio “fresco” o aggiornato nei confronti dell’attuale immensa scena musicale che, forse, è più povera di contenuti e di artisti di “lungo periodo” rispetto a un tempo, capaci di portare rivoluzioni musicali… Per fortuna non mancano artisti dotati di talento a cui ci si possa ancora ispirare. Crediamo che la cosa più importante sia fare ciò che ci piace mettendo tutta la nostra passione e impegno, col tentativo di trasmettere i nostri valori, artistici e umani. Creare musica è un mezzo per accrescere noi stessi e portare alle persone ricchezza emotiva e artistica.

Ad avere la possibilità di aprire un concerto in uno stadio di un big della musica, affrontandone il pubblico con la vostra musica, chi scegliereste? E perché?

Sarebbe un sogno aprire i concerti dei gruppi che hanno segnato maggiormente i nostri gusti e influenze musicali (Porcupine Tree, Elisa, Lacuna Coil, A Perfect Circle, Incubus…), band e artisti che rappresentano tuttora per noi fonte di ispirazione e che hanno contribuito alla nostra crescita artistica.

Quali sono i vostri piani più immediati?

Nell’immediato vorremmo suonare nei live i brani dei nostri due album portando la nostra musica nelle principali città italiane ed europee, partecipare ad interviste e festival musicali dove incontrare anche altre band, allargando i nostri confini sia a livello di repertorio che di pubblico.

Quanto è importante per voi internet nell’ambito musicale? Si rimpiange il passato in cui i social e selfie erano solo utopia o, meglio, proiettarsi verso il futuro abbracciando le nuove, seppur fredde, forme di comunicazione?

Ad oggi la comunicazione attraverso i social e le piattaforme digitali permette di espandere l’attività musicale più facilmente e più velocemente…certo, nulla è più efficace ed emozionante di un concerto in cui si può creare un legame tra noi e il pubblico. Ma se l’intento è ricco di contenuti anche la comunicazione – in qualsiasi forma essa sia – non può essere fredda o distaccata rispetto all’artista.

C’è differenza tra ciò che ascoltate e ciò che in realtà componete e cantate?

Ciò che ascoltiamo viene plasmato da ognuno di noi in base alla propria esperienza e personalità per poi interagire nel flusso musicale che nasce grazie a ciascun membro del gruppo. Dando origine a inediti, la risultante è una creazione unica e originale che può essere anche molto distante dalle radici, pur mantenendone un ricordo.

Tanta musica sulle spalle, palchi e sudore in onore alla dea musica. Con l’esperienza e la concezione raggiunta della musica, cosa consigliereste a dei giovanissimi per intraprendere un percorso artistico e discografico?

Tanta passione e costanza, ascoltare diversi generi musicali, cercare di migliorarsi sempre, osare e avere un approccio aperto rispetto a nuove idee e sonorità… Creare una sorta di coscienza di gruppo per muoversi all’unisono, con chiarezza di intenti e cooperazione continua…ci sono moltissimi aspetti e tutti importanti ma col tempo e la voglia di fare esperienza si può crescere molto e raggiungere obiettivi importanti.

Chi vorreste ringraziare per chiudere questa intervista?

Siamo grati gli uni verso gli altri, per l’impegno e la passione che ognuno di noi porta con sé e mette a disposizione del gruppo. Non è sempre facile portare avanti un progetto ma fino ad ora abbiamo dato il meglio di noi e questo nuovo album raccoglie tutte le nostre aspirazioni e speranze del lavoro svolto in questi anni. Un grazie speciale a chi ci sostiene nella vita di tutti i giorni e nel nostro progetto artistico: famiglie, amici, collaboratori e ovviamente il nostro pubblico.

 

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