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Giuseppe Fisicaro, tra discografia e futuro: l'intervista al fondatore di Digital Noises

Giuseppe Fisicaro è il fondatore dell’agenzia di publishing e consulenza artistica Digital Noises, una nuova realtà presente da diversi anni nel mondo della musica. All’interno troviamo alcune realtà discografiche con produzioni e attività inerenti la promozione degli artisti.

Dall'ultimo Festival di Sanremo, dove ha ricoperto il ruolo di Digital Manager accanto a Gianluca Grignani, alla targa Silver Awards di Youtube per i 110 mila iscritti al canale di Marco Masini, alla conquista del Tik Tok Awards con più di 160.000 followers e la consegna del Disco di Platino a Dolcenera per il brano 'Ci vediamo a casa',  Giuseppe Fisicaro è un treno in corsa con nuovi progetti da svelare.

Quando ti sei avvicinato al mondo della musica?

La musica mi appartiene da sempre. Mio padre è un cultore e collezionista di dischi. Già da adolescente, ascoltavo musica appartenente ai decenni precedenti. Ho scoperto i Beatles, i Bee Gees, Elvis e alternavo storia della musica alla musica contemporanea. Professionalmente invece, ho iniziato nel 2010, quando la musica si spostava nel digitale. L'allora team italiano di Believe, uno dei più importanti distributori al mondo, era in fase di crescita e mi hanno coinvolto. Da li è iniziata la mia avventura nel settore.

Cosa troviamo all'interno di Digital Noises e quali sono le vostre potenzialità?

In DN si trova un team di persone qualificate con anni di esperienza, ma soprattutto di persone motivate, pronte alla sfida di riuscire a soddisfare le esigenze dei nostri partner, che sia la crescita di un Canale YouTube, che sia l'incremento di fatturato di un catalogo musicale, che sia il raggiungimento di traguardi insperati per i nostri partner.

Quali cataloghi gestite?

Dalla musica classica al Jazz, dal Pop al hip hop. Ogni genere musicale ha la sua audience, le sue regole e il suo pubblico. Conoscere e studiare piattaforme e dati analitici ci consente di elaborare strategie su ogni tipo di catalogo e contenuto.

Qual è il core business dell'azienda?

La mia "stella da sceriffo" resta YouTube e la sua monetizzazione, è quello per cui sono più conosciuto nell'ambiente. Ma in realtà, negli anni, abbiamo studiato e imparato a trarre profitti da varie altre piattaforme, da Meta a TikTok, da Spotify ad Amazon Music.

Come vedi il futuro?

Sette anni fa lavoravo da casa con un vecchio pc, facevo il freelance ed ero da solo. Oggi siamo in dieci, con un bell'ufficio e tanti partner sparsi per il mondo. Siamo un'eterna startup, la nostra crescita non ha confini di spazio e tempo.