Il primo di settembre è uscito l’ultimo album di Elia, dal titolo DRINK ME!
L’album è nato in collaborazione con Matias Leoz ed è stato concepito e prodotto in Argentina, dove vivo da un anno e mezzo. Il filo conduttore è la cocktaileria, ogni brano ha il nome di un cocktail, inventato e testato dagli autori. Si tratta di un album strumentale, dove l’elettronica si mescola al folk e tutto prende una parvenza da colonna sonora con brani come POWEROTTI, dove le chitarre danno un tono più heavy e altri come SMOKED BRUJITA dove il mistero dell’acustica e dell’elettronica restituiscono immagini sonore cinematografiche.
Grazie all’utilizzo della piattaforma FIVERR, sono interessanti le collaborazioni per la parte grafica dove ad esempio il video della canzone GIGI DRY è stato fatto da un ragazzo indonesiano mentre una ragazza pakistana si è occupata dell’animazione del video di BUTTERFLY SPRITZ, rendendo l’album un crocevia internazionale di artisti emergenti. L’album si trova su tutte le piattaforme ed è destinato a un pubblico ampio, senza nicchie o restrizioni particolari.
Elia si racconta
Mi chiamo Elia Grassi, sono nato e cresciuto sul lago Garda, suono e mi dedico all’arte fin da bambino. Sebbene sia autodidatta, sono stati diversi i professori e i maestri che mi hanno aiutato a crescere, uno su tutti il maestro Federico Salerno della scuola IngressoArtisti di Milano.
Le mie pubblicazioni sono variegate e vanno da un album quasi strofico del 2015, in stile pop-cantautorale ad un lavoro molto eclettico e sperimentale del 2020, col maestro Mezuru Takahashi, trombettista.
Ora la direzione è più chill e più formale e l’ultimo lavoro concepito in Argentina con il chitarrista folk Matias Leoz, si presta ad un pubblico più ampio. Nel 2015 ho anche pubblicato un libro di poesie dal titolo UNA GIORNATA OSCURA, edito da BZbooks. Oltre alle mie pubblicazioni artistiche indipendenti, insegno in maniera virtuale per la scuola Otoha di Cordoba e lavoro presso lo studio e laboratorio di sintesi sonora La Siesta del Fauno, a Buenos Aires, dove vivo.
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@eli_grax