A pochi giorni dall'uscita di Duale, abbiamo voluto fare un'intervista con Carlotta per chiederle qualcosa in più, ecco com'è andata:
Quando nasce la tua passione per la musica e quanto c'è di autobiografico nel tuo lavoro?
La passione per la musica nasce in tenera età. Da piccola non giocavo con le barbie. Preferivo vedere Disney Channel. Sembra assurdo quanto questo mi abbia influenzato. Vedendo i vari musical disney come HSM, Camp Rock, Hannah Montana, e cantando le loro canzoni mi sono accorta che la mia voce non era poi tanto male e che forse la coreografia mi riusciva bene. Tuttavia, ho aspettato quasi 18 anni per avere il coraggio di scrivere i miei testi e creare qualcosa di mio. Tutto ciò che dico, faccio, canto, rispecchia me stessa. La musica mi rispecchia e non mi nascondo. Duale parla proprio di questo.
Come è nata l'ispirazione per il tuo singolo "Duale"? Quale messaggio vuoi mandare a chi ti ascolta?
Duale nasce dall'esigenza di urlare al mondo che stare male non è una vergogna. Ho vissuto momenti di sconforto e depressione. Inizialmente lo nascondevo ma poi ho capito che questa sofferenza era necessaria per ritrovare me stessa. Per riscoprire la mia forza. L'uomo non è fatto per arrendersi, ed è composto da entrambe le sfere: mente e cuore, anima e corpo, dolore e felicità.
Quali sono le caratteristiche della tua musica, quelle che ti rendono riconoscibile immediatamente a chi ti ascolta?
Io credo che l'arte sia indivisibile e indistinta. Come se fosse un'essenza che circonda i nostri giorni e la percepiamo attraverso differenti manifestazioni, come il teatro, la danza, la musica, la pittura. Vorrei che la mia musica fosse questo: un'opera pop art con sfumature R&B e dance.
Quale artista del panorama musicale italiano o internazionale pensi ti abbia maggiormente influenzato e con chi vorresti collaborare?
Ascoltavo Madonna già nella pancia di mia madre. Tutta la mia famiglia ama la musica, soprattutto quella degli anni '70,'80,'90. Madonna, Lady Gaga, Michael Jackson, The Queen, Renato Zero, Loredana Berté, sono i miei capisaldi musicali. Riguardo il panorama musicale attuale, mi piacerebbe collaborare con Marco Mengoni.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Ovviamente di far uscire tanta nuova e buona musica e di esplorare senza limiti la mia arte e il mio sound. Poi fare tanti live in cui posso sfogarmi un pò con le mie coreografie! Me lo auguro!
