“È Polpa mia” è l’album di esordio di Pepp1, uscito venerdì 21 ottobre per Hukapan Records, label di Elio e le Storie Tese.
Anticipato dai singoli LATTE FAI DA TE e CONCIMAMI, il “creepy rock” di Pepp1 torna con È Polpa mia, il primo album del cantautore palermitano trasferitosi a Milano per portare avanti il suo progetto, che racconta con inquietudine ed ironia storie di vita apparentemente comuni, abbellite da dettagli insoliti e stranianti.
È Polpa mia è un viaggio di tredici tracce tra storie e suoni che rendono omaggio alla creepiness raccontando vicende d’amore, tradimenti e passioni e rivelando desideri ed ossessioni che non si ascoltano tutti i giorni. Le sonorità del disco prendono ispirazione dal classic rock ed accompagnano un songwriting dal carattere provocatorio e ricco di immagini, similitudini e metafore.
Non potevamo resistere, e gli abbiamo fatto qualche domanda.
Che cosa ti ha lasciato il tuo periodo musicale a Palermo, tua città natale, e che ne è del Duo Surreale?
Palermo è legata alle mie prime esperienze come bassista e cantautore. Ho sempre cercato di suonare con musicisti più grandi ed esperti, rubando il più possibile da chi suonava ogni sera e svolgeva il mestiere del musicista da professionista. Quando ho iniziato a scrivere ed eseguire canzoni dal vivo con il Duo Surreale ho capito che la dimensi1 (pron. dimensiuàn) della performance un po’ matta mi appartenesse particolarmente. Il Duo Surreale ha pubblicato soltanto un album di brani “giovanili”, tutti composti da me ed Alessio Arena fra i 15 ed i 17 anni.
C’è qualcuno che non ti conosce come Pepp1? Come reagiscono di solito le persone quando vengono a conoscenza del tuo alterego?
Mi sono sempre autoimposto dei soprannomi (Giuppi, Peppone, Franco Franchini…). L’ultima creatura (Pepp1, pronunciato Peppuàn) è quella che mi ha dato più soddisfazi1: tutti gli amici di vecchia data hanno iniziato a chiamarmi così. La reazi1 delle persone è sempre positiva. Alcune stelline si sono anche innamorate, ma non è questa la sede per parlare di affetto liquido.
Come descriveresti lo studio Panino a chi non c’è mai stato? E cosa si mangia in pausa pranzo da quelle parti?
Lo Studio Panino può essere descritto con una sola parola: gnammy. È gustoso, croccante e carico di storia. Elio e le Storie Tese hanno inciso lì quasi tutti i loro ultimi lavori. Sapere che il mio disco “È Polpa Mia” risenta dell’influenza di questo luogo magico mi rende felice come un cagnol1.
Stai già lavorando a qualcosa di nuovo? Qualche spoiler?
Sto preparando il concert1 di presentazi1 del disco insieme al Mio Complesso (Le Api al Sugo). Si svolgerà il 9 novembre al Biko di Milano: sono previsti corpi seminudi, canzoni d’amore e tanto Creepy Rock.
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