Sono tanti i giorni di rotazione radiofonica dell’ultimo singolo di Army, cantautore italiano che sta conquistando tutte le emittenti radiofoniche italiane, con numerosi passaggi registrati nelle varie radio fm e web. La critica si è espressa con favore a riguardo, ravvisando nel nuovo lavoro di Army un continuum temprale con il precedente, ma con nuovi suoni e nuovi spunti, presso cui si rilevano inedite chiavi espressive.
Nel nuovo singolo intitolato “Jane”, in particolare, si intuisce come la volontà di esprimersi per mezzo di una scrittura ermetica e a tratti criptica, sia in accordo con una capacità poetica dell’artista, il quale tra ispirazione anche soltanto da una sillaba, per riportare l’ascoltatore in un’atmosfera “altra”, in cui respirare un suono piuttosto che un altro, equivalga a raccontare un’emozione.
Ecco che allora anche una semplice canzone, può diventare un messaggio universale rivolto a chiunque chi, in quel preciso instante, provi una data sensazione, senza la capacità di poterla esternare in modo chiaro. La musica permette questo e molto di più, e quella di Army, ha la particolarità di sussurrare anche all’orecchio più distratto, emozioni tacite che sembrano poi iscriversi nell’anima.
Ascoltando la prima volta “Jane”, si ha la sensazione di essere proiettati proprio all’interno della nostra anima, scrutando i lati più nascosti di questa e raccogliendo traccia del nostro passato per poi potere vivere a pieno il futuro. “Jane”, come lo stesso artista ha dichiarato, è la storia di chi non demorde mai e tiene testa ad ogni sconfitta, ma senza mai abbandonare la forza dell’umiltà; è il coraggio di sorridere alla speranza, rifugiandosi in essa nei momenti di sconforto, di chi trova sempre il modo per andare avanti anche dopo mille passi indietro.
“Jane” ha il suono rock ribelle di chi non si arrende, “Jane” è in ognuno di noi….
Sonia Bellin
